L'anno scorso abbiamo intrapreso la lunga strada della lettura della saga napoletana di Elena Ferrante.
Elena Ferrante esce allo scoperto?
Abbiamo trovato il primo romanzo tanto bello quanto lungo, perciò abbiamo deciso di andare avanti e affrontare il secondo volume, ancor più voluminoso - se mi permettete il gioco di parole - del primo. Ecco la bellissima e suggestiva copertina dell'edizione tedesca, che rispecchia l'attimo in cui è finita la prima parte:
Ecco la scheda di lettura che fungerà a mo' di guida negli incontri di gennaio e febbraio.
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Storia del nuovo
cognome
La seconda parte della tetralogia di
Elena Ferrante
1. Com’è stata la tua esperienza di lettura?
Hai riletto la prima parte?
2. Cosa ti è piaciuto di più?
-
l’intreccio
- i personaggi
- lo stile
- i luoghi
3. C’è qualche brano o frase che ti ha
colpito particolarmente?
4. Dopo aver letto la seconda parte, è
cambiata la tua interpretazione dei personaggi?
5. Come interpreti i riferimenti alla
letteratura e allo scrivere?
«Farei volentieri un libretto con la carta
appallottolata, quella dove cominci una frase, non funziona e la butti via. Ne
sto raccogliendo un po’, la vorrei far stampare così com’è, sgualcita, con la
ramificazione casuale delle piegature che s’intreccia alle frasi abbozzate,
interrotte. Forse davvero l’unica letteratura oggi possibile è questa».
«Penso che la bellezza sia un inganno».
«Come il giardino leopardiano?».
Non sapevo niente di giardini leopardiani, ma risposi:
«Sì. Come il mare in un giorno sereno. O come un tramonto. O come il cielo di
notte. È cipria passata sopra l’orrore. Se la si toglie, restiamo soli col
nostro spavento».
6. Cosa pensi della fine del libro? Secondo
te, come continuerà la storia?
7. Se tu potessi scegliere, cosa metteresti
sulla copertina?
8. Ecco i titoli dei romanzi della
tetralogia. Prova a ipotizzare come si svolgerà la trama.
9. Hai visto la prima stagione della serie
tv? Cosa ne pensi?
Lenù e Lila leggono Piccole donne
10. E l’anno prossimo?
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