sabato 8 aprile 2017

ll bambino che collezionava parole di Juan Pablo Villalobos






Nell’ultimo incontro dei Segnalibri abbiamo fatto un salto in America Latina con Il bambino che collezionava parole, la geniale opera prima di Juan Pablo Villalobos con cui il romanziere di Jalisco inaugura il suo trittico del Messico. L’anno scorso avevamo deciso di leggere almeno una traduzione all’anno e stavolta è stato il turno di questo eccellente scrittore messicano che poco fa ha vinto il Premio Herralde con un altro suo romanzo ambientato ormai a Barcellona.



Leggere questa traduzione non solo ci ha permesso di accedere alla letteratura universale attraverso la lingua italiana, ma anche di mettere a confronto due società, quella messicana e quella italiana, che sembrano così lontane l’una dall’altra e che invece abbiamo scoperto che hanno tanto in comune.






Due società, due mondi in cui si può ritrovare il meglio, come l’amore per il cibo o la ricca eredità di una civiltà antica, ma capace allo stesso tempo del peggio, come la clamorosa collusione tra criminalità e istituzioni, la violenza, l’orrore della quotidianità.


Nell’incontro che si è tenuto a fine marzo con gli studenti dei livelli intermedio 2 e avanzato (a fine aprile ce ne sarà un altro con gli studenti dei livelli basico e intermedio 1) si è  analizzato lo stile del libro, in particolare la prospettiva e il linguaggio di Tochtli, il bambino protagonista, oltre che dell’ambiente in cui è costretto a crescere. Abbiamo anche parlato del resto dei personaggi, come Yolcaut o Mazaztin, e per la loro interpretazione ci siamo valsi di un dizionarietto nahuatl per capire meglio l’importanza dei nomi in questo romanzo.


Yolcaut

Mazaztin


Se siete interessati, alla fine del post potete consultare la scheda di lettura de Il bambino che collezionava parole.


Infine, l’aspetto della traduzione e della mediazione culturale ci è sembrato particolarmente interessante. Infatti, Il 28 aprile alle 10:30 in aula 7 terremo una videoconferenza con Thais Siciliano, la traduttrice de Il bambino che collezionava parole in italiano. In questa videoconferenza Thais Siciliano ci parlerà del suo percorso professionale in genere e in particolare della sua eccellente traduzione del romanzo di Juan Pablo Villalobos.





Ci si vede quindi il 28.

A presto!



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Il bambino che collezionava parole (Juan Pablo Villalobos)


1. La lettura

- Com’è stata la tua esperienza di lettura?

- È la prima volta che leggi una traduzione in italiano?


2. Lo stile

- Se l'autore avesse scelto un altro punto di vista…

- Ti piace lo stile dell’opera? Come lo definiresti?

- Gli aforismi di Tochtli


3. I personaggi

- Che personaggio ti è piaciuto di più?

- L’importanza dei nomi

- I personaggi femminili


4. I luoghi e i tempi

- Quando e dove si svolge la storia?

- L’immagine del Messico: cosa ti ha colpito di più?

- Ci sono degli elementi in comune tra il Messico e l’Italia?

- Al di là del libro: i riferimenti culturali


5. La traduzione

- Il titolo
- Fievel conquista il West
- Cowboy messicani
- I veri uomini
- L’argento
- Galiziani e mangiapaella


6. La fine del libro

Cosa pensi della fine del libro? Cosa accadrà ai personaggi dopo la fine del libro?


7. E inoltre …

- Consiglieresti questo libro?

- Ti fa venire in mente altri libri? Un libro tira un altro: se ti è piaciuto Il bambino che collezionava parole, ti piacerà ...

- Prova a riassumere il libro in una frase o in una parola


- Se tu potessi scegliere, cosa metteresti sulla copertina?

- Punteggio da 1 a 10
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