Quest'anno
continueremo col percorso che abbiamo iniziato nel 2015 attraverso l’Italia
delle Italie, un’idea che prende spunto dall’omonima raccolta di saggi di
Tullio De Mauro. Insieme cercheremo di comprendere la realtà variegata del Bel
Paese. La prima tappa è un'autofiction della scrittrice romana Chiara Gamberale:
Qual è l'argomento? Per un mese, la
protagonista del romanzo dedica dieci minuti al giorno per fare una cosa mai
fatta prima. Si tratta quindi di un percorso all'insegna della crescita personale e
della scoperta di se stessi.
Abbiamo scelto
questo romanzo perché ce l'ha consigliato la nostra cara Ana Botana, una nostra
collega dell'anno scorso. Inoltre, crediamo che questa lettura capiti proprio a
fagiolo in queste date: sia a dicembre che a gennaio si fanno tanti di quei
buoni propositi, vero? E quindi nel nostro incontro parleremo non solo dei personaggi o
dello stile, ma anche e soprattutto delle nuove attività svolte da noi ogni giorno
per dieci minuti. Ade esempio, cucinare qualcosa di nuovo, imparare a ballare la lambada, scoprire qualche luogo particolare della vostra città, ecc. Non c'è che l'imbarazzo della scelta! Mi raccomando però: fate un elenco delle attività, altrimenti c'è il rischio che vi dimentichiate di ciò che avete fatto, ok?
L'autrice parla dell'origine e della sfida di Per dieci minuti
Nel terzo incontro dei Segnalibri abbiamo parlato di cosa significa l'Italia per i personaggi di Italiamonamour, un geniale romanzo dello scrittore moldavo Vladimir Lorčenkov. Inoltre, con questa lettura abbiamo avuto accesso alla letteratura universale attraverso la lingua italiana.
Vladimir Lorčenkov (si assomiglia al nostro caro Luca Zingaretti alias Commissario Montalbano, non trovate?)
Ecco qui la scheda che abbiamo usato all'incontro per la nostra discussione sul libro.
1. Parla della tua esperienza di lettura. Che impressioni hai avuto durante la lettura? Ti è piaciuto il fatto di leggere una traduzione?
2. L’Italia e l’italiano
- Cosa rappresenta l’Italia per i personaggi del romanzo? E per te?
- Paisij afferma che: “Non c’erano dubbi che l’Italia fosse la patria del vizio!” (p. 22). Prova a fare anche tu una tua definizione dell’Italia.
- Proprio all’inizio del libro sembra che Serafim si esprima in un italiano molto aulico. Cosa pensi del suo processo di apprendimento? Ti identifichi con lui in un qualche modo?
3. I personaggi
- Ci sarebbe molto da dire sul rapporto uomo-donna in questo libro… Qual è la tua opinione in merito?
- Quale personaggio ti è piaciuto di più?
- Com’è l’evoluzione dei personaggi?
4. Ci sono degli elementi che rimandano a diversi generi narrativi: l’odissea, le crociate, il grottesco… A che altri libri o autori ti fa pensare lo stile del libro? Ti ha colpito qualche immagine, simbolo o metafora in particolare?
5. Ci sono degli elementi in comune tra l’odissea dei Moldavi di Larga e altri popoli? Se si volesse fare una sorta di remake dell’opera, in quali altri luoghi e momenti storici si potrebbe ambientare la storia?
6. Consiglieresti questo libro?
- Ti fa venire in mente altri libri o qualche film? Un libro tira un altro: se ti è piaciuto Italia mon amour, ti piacerà ...
- Prova a riassumere il libro in una frase o in una parola
- Punteggio da 1 a 10
Anche stavolta abbiamo parlato della copertina delle edizioni del romanzo in diverse lingue: quale ti piace di più? Se tu potessi scegliere, cosa ci metteresti? In quale altro modo si potrebbe intitolare il libro?
Quest'immagine sarebbe uno splendido segnalibro!
L’autore è moldavo e ha scritto il romanzo in russo. Cosa sai della situazione linguistica della Moldavia? Innanzitutto è una lingua neolatina della Romania orientale. Non stiamo facendo riferimento alla Romania la cui capitale è Bucarest, bensì alla "terra dei Romani" ovvero l'area di difussione delle lingue romanze. Alla Romania occidentale appartengono ad esempio il galiziano, il portoghese, il catalano, il francese e lo spagnolo, cioè tutte quelle lingue che fanno il plurale dei sostantivi in -s. Invece l'italiano, il romeno (e quindi il moldavo) fanno parte della Romania orientale; il plurale dei sostantivi di queste lingue appartenenti alla Romania deriva dal nominativo, quindi non si adopera l'esse. Il romeno (quindi anche il moldavo) è una lingua neolatina e probabilmente, dal momento in cui padroneggi l'italiano, puoi capire parecchio di questa lingua che sembra così lontana.
Corso di lingua moldava per italiani amanti dei gatti ;-)
Nell'incontro abbiamo ascoltato De la capat (Daccapo) una bellissima canzone del gruppo Voltaj che, nel 2015, ha rappresentato la Romania all'Eurovision Song Contest. Abbiamo letto il testo e abbiamo notato le caratteristiche in comune esistenti tra queste due lingue. Inoltre, tematicamente era un brano molto adeguato per finire l'incontro.
Il 16 marzo si terrà il prossimo incontro dei Segnalibri. In questa seconda tappa del nostro viaggio letterario in Italia ci fermeremo a Napoli. Il dibattito girerà attorno il romanzo Montedidio di Erri De Luca.
Attraverso quest'opera potremo conoscere la vecchia Napoli del dopoguerra, che forse per certi versi non è poi tanto diversa da quella contemporanea.
Napoli è una città dai mille risvolti e uno dei fattori che contribuisce a creare la sua particolare atmosfera è senz'altro la lingua, uno degli elementi principali del romanzo Montedidio. Perciò abbiamo preparatoW Napoli, una lista di riproduzione di diverse canzoni partenopee a mo' di colonna sonora per la vostra lettura. Infatti canteremo qualche brano all'incontro, ad esempio Maruzzelladi Renato Carosone o la Tammurriata Nera.
Tammurriata Nera - Nuova Compagnia di Canto Popolare
Inoltre, se volete immergervi di più nell'universo letterario dell'autore di Montedidio, ecco questo video del Festival delle Letterature dell'Adriatico con Erri De Luca.
Incontro con Erri De Luca - Festival delle Letterature dell'Adriatico